Classe 1917 – Una storia nella storia
Figlio dell’emigrazione successiva alla seconda guerra mondiale, è nato a Buenos Aires nel 1951 da genitori di origini belpassesi. Dopo la Laurea in Lettere Moderne, ha iniziato la carriera di insegnante “emigrando” in Lombardia. Rientrato in Sicilia, ha prestato servizio prevalentemente nelle scuole belpassesi, concludendo la carriera all’ITIS “Galileo Ferraris” nel 2016. Scuola, quest’ultima, nella quale ha anche ricoperto il ruolo di vice preside. Impegnato in diverse attività di tipo sociale e culturale, nel 2002 ha fondato il periodico Alta Frequenza, di cui è stato direttore responsabile. Con “Classe 1917” alla sua terza pubblicazione dopo “La forza di un’idea” (2006) e “Un cammino che continua”(2015).
Stringe il cuore a pensare che la parabola di una vita possa racchiudersi in poche righe, ma spetta a noi sublimarla in narrazione di affetti, sentimenti ed insegnamenti. La storia sofferta di quest’uomo semplice – ricostruita in queste pagine da Vito Sapienza in occasione del centenario della nascita – commuove il nostro animo e nello stesso tempo ci spinge a riflettere su sentimenti, speranze e ideali di una generazione, quella dei nostri genitori, cui il Fato non ha permesso di scegliere. Se noi abbiamo potuto scegliere consapevolmente che vita volevamo fare, lo dobbiamo ai nostri Padri, e a questa Classe 1917, che per noi hanno sgobbato per preparare la Società che ci ha accolto e fatto crescere. A loro va il nostro grazie pieno di affetto e riconoscenza.
Trenzano (BS), 24.10.2017 Carmelo Toscano
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Un racconto intimistico, chiaramente autobiografico, nel quale l’Autore, con il “pretesto virtuoso” di un omaggio al padre al quale tanto deve, rivive e fa rivivere stati d’animo, ricordi, pensieri, speranze, sogni … in un tempo e di un tempo passato.
Grazie, Vito. Con toni garbati e pacati, con toccanti pennellate, sei stato capace di farmi rivivere struggenti nostalgie e gradevoli malinconie.
Belpasso (CT), 29.12.2017 Nino Motta
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Caro Vito,
Grazie del bellissimo libro CLASSE 1917 che ho letto subito, ritrovando in molte pagine atmosfere, ricordi, nostalgie e qualche rimpianto per le cose non dette a mio padre.
Rigorosa e, a tratti, molto poetica e struggente, la scrittura. Bravo. Non solo omaggio a tuo padre, ma anche un pezzo di storia che deve appartenere a tutti. Di nuovo grazie.
Mesiano (VV), 05.01.2018 Franco Pagnotta
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Carissimo,
Ho la brutta abitudine di iniziare la lettura di un libro dalla fine. L’ho appena fatto anche con tuo…e mi ritrovo con gli occhi inumiditi per la commozione: quelle parole, quei sentimenti sono veri, sentiti, universali. Sono di nobili figli verso grandi padri.
Ciao, amico mio.
Monza, 01.02.2018 Nino Pulvirenti
