La bufala della lista degli additivi

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Fonte – http://www.wired.it/attualita/media/2016/04/28/elenco-bufala-merendine-gelati-bibite-tossiche/

L’immagine di pessima qualità di un documento, fotocopiato chissà quante volte, sta continuando periodicamente a diventare virale sui social.

Nella foto, che circola in rete ormai da anni, c’è un falso rapporto scientifico attribuito al Centro antitumori di Aviano, che oggi in realtà si chiama Centro di riferimento oncologico.

Come la Fondazione Umberto Veronesi aveva spiegato già qualche anno fa, si tratta della rivisitazione di una bufala che ormai sta per compiere quarant’anni e che originariamente si era diffusa in Francia nel 1976 attraverso un costante volantinaggio per diffondere il più possibile un falso documento firmato da fantomatici oncologi parigini del centro ospedaliero di Villejuif.

Negli anni successivi la storia ha avuto diverse evoluzioni, tra cui la versione italiana che sostituiva il centro francese prima con l’Enea negli anni ’90 (ente che tra l’altro si occupa di energia e tecnologia), poi con il centro antitumori di Aviano a partire dal 2011.

Nella bufala italiana l’errore più banale è l’attribuzione dell’E330, segnalato tra l’altro come “il più pericoloso”. Nonostante in alcuni casi la storia si sia diffusa indicando l’E330 come il glutammato monosodico, in realtà quell’additivo è l’acido citrico, una sostanza presente ad esempio negli agrumi e nella frutta fresca, prodotta anche dalle cellule del nostro corpo.

Tanto per restare in tema vintage, Paolo Attivissimo nel 2008 aveva analizzato nei dettagli l’evoluzione della bufala, facendo emergere anche un documento battuto a macchina attribuito a suo tempo al professor M. Tubiana, che successivamente dovette sporgere denuncia per diffamazione contro gli autori della frode. Tra le fila dei danneggiati vanno poi inserite anche le aziende di prodotti alimentari citate nel documento, che tra le altre includono Motta, Levissima e San Pellegrino.

Nel panorama italiano la smentita più rilevante è senz’altro quella dello stesso Centro di riferimento oncologico di Aviano, che in un documento di tre pagine pubblicato nel 2009 fu costretto – per rispondere alla mole di richieste dei consumatori – a spiegare pubblicamente di non aver mai prodotto quel rapporto scientifico: “Putroppo circolano nelle nostre regioni numerose pubblicazioni non autorizzare e non validate scientificamente che elencano prodotti e sostanze ritenute tossiche. In realtà il nostro istituto ha verificato che questi elenchi sono del tutto privi di fondamento e contengono macroscopici errori”.

PS: l’elenco-bufala degli alimenti tossici è circolato in numerose varianti. Maggiori informazioni qui: http://attivissimo.blogspot.it/2006/08/appello-contro-gli-additivi-tossici.html

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