Vaccini e sicurezza (protocolli ed eccipienti)

Si riportano tre articoli sulle vaccinazioni, pubblicati da “La Repubblica”, e incentrati su una tematica rilevante per la sicurezza dei vaccini. Concetto della “sicurezza” ben rappresentato dal pensiero dell’oncologo Lorenzo Tomatis riportato a conclusione nel libro del prof. Giulio Tarro: “10 cose da sapere sui vaccini”.

Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa accettare il dovere di informare e impedire l’occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute ed evitare che si continui a considerare l’intera specie umana come un insieme di cavie sulle quali saggiare tutto quanto è capace di inventare il progresso tecnologico”.

Lorenzo Tomatis è stato responsabile dell’Agenzia Internazionale per le ricerche sul cancro (IARC) e presidente di ISDE-Italia, International Society of Doctors for the Environment.

L’invito a non schierarsi in una specie di “guerra” tra fazioni pro e contro vaccini, ma ad approfondire laicamente la questione: “Ormai è chiaro che c’è un rapporto tra l’abbassamento delle difese dovuto ai vaccini e le malattie riscontrate tra i militari“. I rimedi: “Anamnesi più mirate e test anticorpali

Il professor Giulio Tarro è un virologo di fama internazionale, pluripremiato, presidente della Commissione sulle Biotecnologie della Virosfera UNESCO. Gli è stato chiesto di spiegare se e in che modo le vaccinazioni possano condurre a gravi malattie. La risposta è nettamente positiva: un rapporto esiste ed è all’esame della Scienza.

Ormai è chiaro che c’è un rapporto tra l’abbassamento delle difese dovuto ai vaccini e le malattie riscontrate tra i militari“. I rimedi: “Anamnesi più mirate e test anticorpali“.

… Nel caso limite dei militari, sono state cercate tutte le possibili cause di tumori e malattie autoimmunizzanti analizzando il loro stato di salute e le sollecitazioni cui sono stati sottoposti. L’abbassamento di immunità post vaccino si riscontra regolarmente ed è incontestabile“.

…Checché se ne dica, i multidose che vengono iniettati ai militari (con i civili invece si usano i monodose, ndr) contengono quantità da cavallo di metalli.

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Secondo i pareri del prof. Antonio Giordano, prestigioso oncologo, presidente dello Sbarro Institute di Philadelphia e del prof. Giulio Tarro, virologo oncologo, le vaccinazioni troppo ravvicinate, anamnesi insufficienti e confezioni multidose possono essere all’origine delle morti o delle gravi malattie dei militari.

Lo stesso prof. Giordano, sul cui livello scientifico e sulla cui imparzialità nessuno ha dubbi, lancia la sua proposta: l’equipe di ricerca dello Sbarro Institute of Cancer Research and Molecular Medicine di Philadelphia si mette a disposizione per fare, gratuitamente, studi scientifici in merito, per contribuire a far emergere la verità.

Il risultato del Progetto Signum, uno studio sull’impatto genotossico nelle unità militari, commissionato nel 2004 dalla Difesa a ricercatori civili e militari facenti capo a prestigiose università (Pisa, Roma, Genova), dimostra che sottoporre una persona a più di cinque vaccini significa comprometterne il sistema immunitario.

Fernanda Ferrazin dall’Aifa ammette: “I vaccini dei militari non sono esattamente uguali a quelli dei civili. Nei multidose c’è più mercurio, ma si tratta di tracce sostenibili“. Sulla stessa quantità, il professor Tarro dissente e parla di “dosi da cavallo“.

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Per la vaccinazione nei bambini il prof. Tarro invita alla prudenza:

Io ho iniziato a studiare i danni da vaccini nei primi anni ’80 proprio occupandomi dei bambini. Di certo non facciamo un attacco indiscriminato alle vaccinazioni. Il problema sussiste se c’è un deficit immunologico di soggetti sottoposti a stress particolari, allergici, persone raffreddate, persone che hanno qualche problema come anche un herpes. Per il resto si può stare sereni“.

In merito alla somministrazione dell’esavalente nello stesso giorno del richiamo del trivalente (morbillo, parotite e rosolia): “Meglio di no. E’ un’esagerazione. Capisco che si abbia sempre fretta, ma ci vuole moderazione. Con l’esavalente è dimostrata nei bambini una maggiore risposta immunitaria data dalla sinergia dei vaccini ma consiglio di aspettare due, tre settimane per fare poi un eventuale richiamo di altri vaccini“.

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