Dieta a restrizione oraria, dubbi sulla reale efficacia

Concentrare il consumo dei pasti in alcune ore alla giornata e digiunare nelle ore restanti è utile per dimagrire e migliorare alcuni parametri metabolici?

La risposta alla domanda la fornisce un nuovo studio americano dell’Università della California, San Francisco (Usa), che mette in dubbio la reale efficacia della dieta a restrizione oraria (time-restricting eating).

I ricercatori hanno condotto uno studio su 116 soggetti sovrappeso e obesi (BMI da 27 a 43) di età compresa tra 18 e 64 anni, per un periodo di 12 settimane.

I partecipanti sono stati divisi random in due gruppi:

    • il gruppo A consumava tre pasti al giorno,
  • il gruppo B poteva mangiare a piacere tra le ore 12:00 e le 20:00 ma non poteva assolutamente assumere cibo solido dalle 20:00 alle 12:00 del giorno successivo.

Il risultato primario dello studio era la perdita di peso. I risultati secondari includevano variazioni di peso corporeo, massa grassa, massa magra, insulinemia a digiuno, glicemia a digiuno, emoglobina glicata, apporto energetico stimato, consumo energetico totale e consumo energetico a riposo.

Dallo studio, pubblicato su JAMA Internal Medicine, si rileva che nelle 12 settimane di osservazione il calo del peso corporeo registrato nei due gruppi non indica differenze significative tra gruppo A e gruppo B né sono state rilevate significative differenze dei parametri metabolici.

Un dato importante emerso dallo studio: perdita di massa magra, in misura superiore a quello che si verifica con una normale dieta dimagrante, nel gruppo che ha seguito la dieta a restrizione oraria. E’ risaputo che una eccessiva perdita di massa magra potrebbe determinare una debolezza muscolare.

Licenza Creative Commons
Quest’opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale

Hourly restriction diet, doubts about real effectiveness

Is concentrating the consumption of meals in a few hours a day and fasting in the remaining hours useful for losing weight and improving some metabolic parameters?

The answer to this question is provided by a new American study from the University of California, San Francisco (USA), which questions the real effectiveness of the time-restricting eating diet. The researchers conducted a study of 116 overweight and obese subjects (BMI by 27 at 43) between the ages of 18 and 64, over a period of 12 weeks.

Participants were randomly divided into two groups:

  • group A ate three meals a day,
  • group B could eat at will between 12:00 and 20:00 but could not eat solid food from 20:00 to 12:00 the next day.

The primary outcome of the study was weight loss. Secondary outcomes included changes in body weight, fat mass, lean mass, fasting insulin, fasting glucose, glycated hemoglobin, estimated energy intake, total energy consumption, and resting energy consumption.

The study published in JAMA Internal Medicine shows that in the 12 weeks of observation the decrease in body weight recorded in the two groups does not indicate significant differences between group A and group B, nor were significant differences in metabolic parameters detected.

An important fact emerged from the study: loss of lean mass, to a greater extent than that which occurs with a normal weight loss diet, in the group that followed the hourly restriction diet. It is well known that excessive loss of lean mass could lead to muscle weakness.

Print Friendly, PDF & Email
condividi

Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *