Sudditanza psicologica del medico
Venivano chiamati “clienti” quelli che oggi più urbanamente si chiamano “pazienti”; certo è che il medico condotto era lui “paziente” coi “clienti”, mentre il medico-burocrate di oggi è invece proprio diventato “cliente” (nel senso latino di “tributario”, “dipendente”) dei suoi “pazienti”, dal momento che spesso obbedisce loro in servile ossequio…
Perché il medico “obbedisce” all’utente?…
… riconoscere che per tanti anni abbiamo subito un sistema che ci ha annichilito piuttosto che tutelarci nella quotidiana attività professionale. Siamo diventati un comodo parafulmine, un mezzo per soddisfare bisogni inesistenti e, nello stesso tempo, siamo diventati responsabili di avere soddisfatto inutili bisogni, sperperando risorse necessarie ai malati.
Abbiamo subito un sistema. Perché?… (continua a leggere)