Covid-19 e lattoferrina: bolla speculativa
Interessante articolo pubblicato su “Univadis.it”, che fa una breve ma chiara cronistoria delle dichiarazioni artatamente utilizzate sui media per interessi che certo non sono quelli della obiettività dell’informazione. In questa fase temporale dominata dalla Covid-19 si assiste, purtroppo, ad una continua e crescente mistificazione di fatti, dati, dichiarazioni.
Ma torniamo all’articolo…
“Per fare chiarezza sulla nascita dell’ennesima speranza terapeutica al momento purtroppo non supportata da dati convincenti.”
“Malgrado esistano numerosi studi sugli effetti antivirali della lattoferrina in studi in vitro, non si può dire altrettanto per gli studi clinici e il meccanismo d’azione è ancora oggetto di discussione.”
E’ opportuno ricordare che per studi “in vitro” si intendono fenomeni biologici riprodotti in provetta e non nell’organismo vivente. Se il fenomeno biologico si riproduce in un essere vivente, si dice “in vivo”.
“Secondo lo studio di Tor Vergata, la lattoferrina potrebbe esercitare un’azione antivirale legandosi alla proteina spike S del virus Sars-Cov-2. In realtà nei pazienti trattati a Roma si osserva il declino del virus nella mucosa nasale a 15 e a 30 giorni dal trattamento, il che corrisponde alla normale dinamica virale post-infezione. Manca totalmente il gruppo di controllo”, manca quindi quel gruppo di soggetti che, nel corso di un esperimento, vengono mantenuti nelle stesse condizioni di quelli in esame, ma non subiscono il trattamento che è oggetto della sperimentazione.
“Altri trial clinici sull’uso di lattoferrina nella prevenzione e nel trattamento di Covid-19 (per lo più su piccoli numeri) sono in corso nel mondo, ma nessuno è stato pubblicato con esiti favorevoli alla cura.”
“Anche in caso di successo del trial, però, la lattoferrina non potrebbe mai costituire una terapia antiCovid, poiché la sua funzione è semplicemente di ausilio al funzionamento del sistema immunitario attraverso una modificazione dell’ambiente cellulare e non di eliminazione del virus.”
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