La frode nella ricerca scientifica

Avreste mai pensato che la ricerca scientifica fosse interessata da questi numeri, tratti dal libro “CATTIVI SCIENZIATI” – La frode nella ricerca scientifica – di E. Bucci?

1. Un’indagine condotta dalla rivista ‘Nature’ su quasi 8000 ricercatori,utilizzando questionari anonimi, ha rivelato che circa un terzo di essi ammette pratiche scorrette e fraudolente nella propria attività;

2. una meta-analisi di tutta la letteratura disponibile per quel che riguarda l’estensione della frode scientifica, condotta dal ricercatore Daniele Fanelli, ha evidenziato come un ricercatore ogni 50 ammette di avere prodotto articoli con dati fabbricati o falsi e 1 su 7 abbia visto comportamenti fraudolenti di un collega;

3. presso l’Università di San Diego, un’analisi su un ampio campione di ricercatori ha rivelato che non meno dell’81% di essi sarebbe disponibile ad alterare un risultato sperimentale per ottenere un finanziamento o una pubblicazione;

4. nel settore dell’oncologia di base, ¼ degli articoli esaminati dal ricercatore Morten Oksvold, che ha esaminato nel dettaglio 120 lavori, è risultato contenere dati fabbricati o falsi (contenenti gravi manipolazioni delle immagini).

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