Cottura dei cibi
Saper preparare e cuocere i cibi, preservandone le proprietà organolettiche e il valore nutritivo, è il segreto della cucina buona e sana.
Fatta questa premessa, quante volte vi siete trovati a casa da soli e pur di non accendere il fornello avete ovviato con qualcosa di preparato? Se la risposta è: MAI, allora potete tralasciare questa lettura e dedicare il vostro tempo ad altro, ma… se volete continuare chissà che non scopriate qualche utile informazione.
Se la risposta è: SPESSO, perché non conoscete le tecniche di cottura dei cibi, allora credo abbiate buoni motivi per continuare la lettura e colmare una lacuna che vi permetterà di ridurre l’utilizzo di cibi preparati.
Perché cuocere i cibi.
Molte sostanze commestibili non possono essere consumate crude e i cibi cotti sono più saporiti. Il calore della cottura agisce sull’alimento aumentandone:
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la commestibilità, intenerisce le fibre dure da masticare;
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l’appetibilità, migliora odore, colore, sapore, aspetto;
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la digeribilità, degradazione molecolare dei principi nutritizi;
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la igienicità, distrugge agenti tossici e germi patogeni termolabili.
Perché conoscere modi e tempi di cottura.
Con la cottura gli alimenti subiscono notevoli modificazioni fisiche, chimiche e nutritive e perciò è indispensabile seguire alcune norme che influiscono direttamente sul valore nutritivo dei cibi preservandone nella maniera più ottimale le sue caratteristiche organolettiche e nutritive.
Quali sono i modi di cottura.
Due sono i metodi di cottura: a calore secco e a calore umido.
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Calore secco, la trasmissione del calore avviene per irraggiamento (contatto diretto fuoco-alimento) o per conduzione (interposizione di un corpo metallico tra il fuoco e l’alimento).
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Calore umido, la propagazione del calore avviene per convenzione (il calore si trasmette attraverso un mezzo liquido o gassoso).
Tipi di cottura a calore secco.
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Arrostire, allo spiedo, alla griglia, al forno, in padella, in tegame;
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friggere, o cottura in grasso, il grasso da condimento funge da conduttore di calore;
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soffriggere, è una frittura a temperatura più bassa;
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saltare, è una frittura con poco grasso da condimento;
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gratinare, è un completamento di cottura nel quale il cibo cosparso di burro è ricoperto con formaggio grattugiato e/o pangrattato;
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rosolare, cottura con poco grasso sino alla formazione di una crosta dorata per continuare aggiungendo un liquido acquoso.
Tipi di cottura a calore umido.
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Lessare o bollire, alimento cotto immerso in acqua a temperatura di ebollizione;
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sobbollire, come il precedente ma a temperatura non superiore a 90°;
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crogiolare, come il precedente ma il termine si usa per la cottura dei legumi;
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umido o stufato, cottura di piccoli pezzi di alimento appena ricoperti da liquido, condito con grassi ed aromi;
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bagno-maria, cottura in doppio recipiente, un contenitore con l’alimento, da cuocere o riscaldare, immerso nell’acqua posta nel contenitore più grande;
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a vapore, l’alimento posto in un cestello a fondo forato viene cotto dal vapore generato dalla ebollizione dell’acqua contenuta in una pentola.
Cottura delle carni
La carne può essere cotta:
a calore secco (arrosto, alla griglia, in tegame, fritta), metodo col quale rimane quasi inalterato il valore nutritivo della carne perché le proteine superficiali, a contatto col calore, coagulano formando una crosta protettiva dell’interno che impedisce la fuoriuscita delle parti solubili.
a calore umido (braciata, stufata, lessata), la lessatura è il metodo di cottura che rende la carne meno nutriente poiché provoca impoverimento in nutrienti; con la braciatura si ottiene un sugo concentrato, denso, saporito con scarso impoverimento in nutrienti.
Cottura del pesce
Anche per il pesce vale quanto scritto per la carne, pertanto è da preferire la cottura a secco che rende l’alimento più appetibile e riduce al minimo la perdita di nutrienti. Volendosi servire del calore umido è preferibile la cottura a vapore. Volendo utilizzare il metodo della lessatura è opportuno salare e acidulare il mezzo di cottura (2 cucchiai di limone o di aceto per litro di acqua) per ottenere una più rapida coagulazione delle proteine dei tessuti muscolari ed epidermici superficiali ed impedire la disgregazione muscolare e la fuoriuscita di nutrienti. Ricordarsi che la cottura del pesce deve essere rapida, a temperatura piuttosto bassa e per un tempo relativamente breve.
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