MASAI popolazione e fenomeno Masai

masai

I Masai sono popolazioni tribali dell’Africa orientale; costoro sono nomadi e la loro vita dipende totalmente dal bestiame che allevano e che portano con sé da un luogo all’altro; si nutrono, infatti, quasi esclusivamente di grassi animali saturi che sappiamo essere causa prima di ipercolesterolemia.

Eppure, i Masai non muoiono per patologie cardio-vascolari e hanno i livelli di colesterolo nella norma o addirittura minori di quelli della popolazione americana.

La spiegazione di questa apparente contraddizione risiede nell’abitudine di queste popolazioni di bere grandi quantità di latte fermentato degli animali di cui si cibano. In tale latte, che è stato analizzato e studiato, risiede un fattore chiamato AMF che è in grado di ridurre il colesterolo LDL, in quanto pare che tale AMF inibisca l’enzima che sintetizza il colesterolo.

E’ stato visto che l’AMF viene prodotto dal Lactobacillus acidophilus, soprattutto dal ceppo DDS1, purché sia presente alla concentrazione di 4 milioni di batteri vivi per ml di latte: ecco perché in caso di dislipidemia, insieme ad una terapia nutrizionale opportuna è consigliabile un’integrazione probiotica con Lactobacillus acidophilus DDS1.

http://www.biologonutrizionista.org/wp-content/themes/cornflake/file/I_PROBIOTICI.pdf

Dieta ed abitudini alimentari dei Masai:

masai gregge

Come tutti i popoli pastori nilotici, anche i masai basavano la loro dieta sul bestiame e su quello che trovavano in natura. Carne, latte e il sangue di toro erano quindi il cibo più comune. Oggi, la dieta masai ha subito una grande trasformazione. Sempre più masai coltivano la terra e un normale pasto sarà a base di polenta bianca – ugali –, verdure cotte – mchicha in Tanzania e sukuma wiki in Kenya – patate e cavoli. La carne viene consumata in giorni particolari.

Al mattino si mangia una specie di pastone ottenuto facendo bollire del miglio o della farina di mais nel latte. Si può inoltre trovare il chai, un tè cotto nel latte e acqua, spesso aromatizzato con del ginger. Il latte si beve, ma più spesso è lasciato fermentare e poi “mangiato”. In questo caso, solo un uomo potrà servirlo ai commensali.

L’assunzione di molti grassi non sembra avere effetti negativi, anche perché la maggioranza dei masai percorre un gran numero di chilometri a piedi ogni giorno. Inoltre, l’uso della corteccia di acacia – che contiene saponina – nella dieta, nella preparazione di zuppe o semplicemente masticata, migliora il livello di colesterolo nel sangue.

https://it.wikipedia.org/wiki/Masai

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