Effetto protettivo dell’attività fisica

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Mezz’ora di attività fisica al giorno, 5 giorni alla settimana, riduce del 20% il rischio di malattie cardiovascolari e del 28% la mortalità. Lo sostengono gli autori dello studio PURE (Prospective Urban Rural Epidemiologic) pubblicato su The Lancet che ha coinvolto più di 130 mila persone di 17 Paesi a basso, medio e alto reddito.

Lo studio, per la prima volta, fornisce dati sull’effetto protettivo dell’attività fisica anche in Paesi a reddito più basso, dove l’attività fisica moderata non si svolge per motivi ricreativi, ma nelle attività quotidiane. I risultati, inoltre, confermano quanto raccomandato dalle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità di svolgere almeno 150 minuti a settimana di attività fisica di moderata intensità.

Gli effetti dell’attività fisica sulla mortalità e sulle malattie cardiovascolari sono stati aggiustati per fattori socio-demografici e per altri fattori di rischio tenendo conto dell’ambiente domestico, comunitario e nazionale.

Tra il 1 ° gennaio 2003 e il 31 dicembre 2010 sono stati considerati 168.916 partecipanti con età compresa tra i 35 e i 70 anni. Di questi, 141.945 hanno completato il questionario International Physical Activity Questionnaire (IPQA) ma le analisi sono state limitate a 130.843 partecipanti che non presentavano preesistente malattia cardiovascolare. Il follow-up di osservazione è stato di 6,9 anni.

Lo studio PURE ha dimostrato che, rispettando le linee guida che raccomandano un’attività fisica di almeno 150 minuti a settimana, il rischio di morte per qualsiasi causa si è ridotto del 28%, e la malattia cardiovascolare è stata ridotta del 20% . I soggetti che hanno svolto più di 750 minuti di camminata veloce alla settimana aveva una riduzione del 36% di rischio di morte. Tuttavia, meno del 3% dei partecipanti ha raggiunto questo livello dallo svago, mentre il 38% dei partecipanti ha raggiunto questo livello da attività come nel percorrere dei tratti a piedi recandosi al lavoro o svolgendo attività domestiche.

I risultati suggeriscono che, se l’intera popolazione avesse svolto almeno 150 minuti di attività fidica a settimana, si sarebbero prevenute l’8% delle morti (pari a circa uno su 12 casi) e il 4,6% dei casi di malattie cardiovascolari (quasi uno su 20). Inoltre, se l’attività avesse interessato tutta la popolazione per più di 750 minuti di attività fisica a settimana si sarebbero impedite il 13% delle morti (circa uno su 8 casi) e il 9,5% dei casi di malattie cardiovascolari (circa uno su 10).

Soddisfatti dei risultati ottenuti dallo studio, gli autori hanno concluso sostenendo che sia l’attività fisica ricreativa sia quella non ricreativa sono associate a grossi vantaggi e si rivelano una “medicina” la cui posologia è semplice come, ad esempio, 30 minuti di passeggiata al giorno, 5 giorni alla settimana.

Fonte

The effect of physical activity on mortality and cardiovascular disease in 130 000 people from 17 high-income, middle-income, and low-income countries: the PURE study. The Lancet, 21 September 2017

http://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(17)31634-3/fulltext?elsca1=tlpr

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