Covid-19, primo contatto in Europa

Secondo quanto scritto da un team di medici tedeschi sul New England Journal of Medice il primo contagio uomo a uomo in Europa è avvenuto intorno a fine gennaio in Germania.

Si tratta di un manager 33enne tedesco contagiato da una collega (asintomatica) di Shanghai durante un meeting aziendale a Monaco di Baviera tra il 19 e il 21 gennaio. La donna ha accusato i sintomi al ritorno in Cina ed è risultata positiva al Sars-CoV-2 (classificazione secondo International Committee on Taxonomy of Viruses) responsabile della malattia definita Covid-19.

Il manager tedesco alcuni giorni dopo il contatto ha manifestato febbre alta e tosse ma, il 27 gennaio, migliorate le condizioni cliniche rientrava al lavoro.

La mappatura genetica del virus, denominato Germany/BavPat1/2020, supporta questa tesi e sembra che da esso discenda il virus italiano, indicato come Italy/CDG1/2020.

Dal sito https://nextstrain.org/narratives/ncov/sit-rep/2020-03-04?n=9 si riporta albero filogenetico  coronavirus Sars-CoV-2:

La sequenza della Lombardia (Italia / CDG1 / 2020) si raggruppa insieme a sequenze con storia di viaggio nota in Italia che molto probabilmente sono state infettate lì: le sequenze di Messico, Germania, Brasile e Finlandia.

La sequenza tedesca “BavPat1” fa parte di un’introduzione dalla Cina molto prima dell’epidemia. La sua somiglianza con l’altra sequenza nel cluster (sono separati da una sola mutazione), potrebbe indicare una trasmissione non rilevata (“criptica”) in Europa derivante da questo primo cluster tedesco.

Potrebbe anche essere il risultato di due introduzioni separate in Europa: una sequenza non campionata da altre parti potrebbe cadere tra “BavPat1” e il resto del cluster. Al momento, non possiamo dire con certezza quale scenario sia corretto.

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