Rischio domestico infezioni alimentari

frigo alimenti

Considerato il rischio domestico di infezioni alimentari, più o meno gravi, il CeIRSA – Centro interdipartimentale per la ricerca sulla sicurezza alimentare della Regione Piemonte – ha pubblicato online un opuscolo con le principali raccomandazioni per la sicurezza in cucina.

Conoscere il rischio serve a ridurre o addirittura eliminare la possibilità di contrarre patologie originate dalla cattiva conservazione dei cibi o dalla errata pulizia degli utensili che si usano per cucinare.

Iniziamo dalla temperatura del frigorifero che non deve superare i 4°C, perché a questa temperatura si riduce la crescita della maggior parte dei batteri e, inferiore è la carica batterica, minore è il rischio che possano essere dannosi. E’ possibile controllare la temperatura con un termometro posto sul ripiano centrale e ricordarsi di tener aperto l’elettrodomestico per il minor tempo necessario e di non ammassare gli alimenti per permettere la diffusione dell’aria fredda al suo interno.frigo termometro

Dopo la cottura refrigerare i cibi il più presto possibile e comunque entro le 2 ore, mentre gli avanzi vanno consumati entro il giorno successivo, al massimo entro 2 o 3 giorni.

Attenzione agli strofinacci e alle spugne usate in cucina che, se non vengono sanificate regolarmente, possono diventare un ricettacolo di germi. Per lavarle si può impiegare una soluzione composta da un cucchiaino di candeggina in 250 ml di acqua oppure un prodotto apposito ad azione disinfettante; oppure usate del bicarbonato.

Anche le superfici di lavoro vanno sanificate periodicamente con un detergente disinfettante. La manipolazione di uova, carni, pollame o pesce crudi necessita di una particolare attenzione per evitare che entrino in contatto con altri alimenti, e ricordarsi di lavare sempre con acqua calda e sapone gli utensili (coltelli, posate, taglieri…) utilizzati. Il lavaggio a mano dei piatti dovrebbe avvenire entro due ore dal pasto per evitare la crescita eccessiva dei batteri.

Asciugare all’aria piatti e posate previene i rischi di contaminazione dovuti alle mani o ai teli asciugapiatti.

Le mani vanno lavate dopo aver toccato cibi crudi ed in particolare le carni. Il consiglio è di strofinare le mani con il sapone per almeno 20 secondi sotto l’acqua calda.

Dall’igiene passiamo alla cottura. Per la corretta cottura degli hamburger, carni di pollo, tacchino, la temperatura all’interno della carne dovrebbe raggiungere i 72°, ciò vuole dire che all’interno non ci dovrebbero essere le aree rosate.

Per scongelare le carni, il pollo o il pesce si può fare uso del microonde e cuocere immediatamente dopo lo scongelamento. Altrimenti si possono scongelare lasciandoli qualche ora nel frigorifero o in acqua fredda, sostituendola ogni 30 minuti, in questo modo si assicura che il cibo rimanga freddo rallentando la crescita dei batteri sulla superficie mentre si scongelano le parti interne.

Discorso a parte per le uova: lavarle sotto acqua corrente prima del loro utilizzo ed evitare sempre di mangiarle crude o poco cotte.

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