Inventori di malattie: disease mongering
Datato, ma sempre attuale, “Inventori di malattie” è un viaggio-inchiesta che parte dagli Stati Uniti e traccia un inquietante racconto sulla colonizzazione farmaceutica di larghe fette di popolazione del pianeta, attraverso le suggestioni ammiccanti delle campagne pubblicitarie, gli innumerevoli conflitti d’interesse e le tante complicità occulte.
Vedi il documentario RAI di Silvestro Montanaro.
“Il nostro sogno è di inventare farmaci per gente sana“. E’ la celebre frase detta da Henry Gadsen, direttore generale della multinazionale farmaceutica Merck, che sta alla base del disease mongering (si può tradurre in mercificazione delle malattie). Per comprendere meglio, ecco come spiega il disease mongering Luca Poma, giornalista e scrittore, professore in Relazioni Pubbliche Avanzate, consulente in Reputation management e Crisis communication.(curriculum), (bibliografia)
“E’ una tecnica di marketing di cui si è sempre avuto il sentore, ormai codificato dalla letteratura scientifica internazionale. Viene utilizzata dalle multinazionali farmaceutiche nei casi più estremi per inventare delle patologie per poi commercializzare dei farmaci, in quelli meno estremi per ampliare a dismisura i criteri diagnostici di una patologia che esiste realmente sempre per poter vendere più farmaci“.
“Si è discusso recentemente dei limiti del colesterolo o della pressione. Abbassando verso l’alto o verso il basso determinati criteri diagnostici, si scopre che persone che fino a ieri erano sane, oggi sono malate”
La legittimazione della malattia – e quindi il disease mongering – passa anche per l’organizzazione dei congressi che “vengono organizzati per legittimare l’esistenza di una malattia o si ampliano i criteri diagnostici e poi si scopre che sono organizzati da associazione di pazienti finanziate dall’industria farmaceutica“.
“L’influenza A è sicuramente un esempio di marketing eccessivo e l’utilizzo del termine pandemia bisognerebbe ridimensionarlo. E’ un caso di disease mongering nel senso di ampliamento a dismisura dei criteri diagnostici di una patologia.”