Caldo e disagio termico ambientale

Il benessere (o comfort) termico è definito come quella condizione della mente per la quale l’uomo esprime soddisfazione per l’ambiente termico circostante. Questa condizione, per la maggior parte degli individui, si ottiene quando il bilancio termico è in equilibrio e la temperatura cutanea media e il calore dissipato per evaporazione del sudore variano entro limiti ben ristretti, corrispondenti ad una sollecitazione moderata del sistema di termoregolazione.

Quando le condizioni ambientali non permettono al corpo umano (visto nella sua globalità) di mantenere o di raggiungere le condizioni di benessere, allora si parla di “disagio termico globale” (da caldo o da freddo).

Le condizioni di benessere ambientale risentono anche del tempo che un individuo trascorre in un ambiente e che lo porta ad assuefarsi alle condizioni esistenti, si parla quindi, di adattamento comportamentale, fisiologico e psicologico.

A causa delle differenze individuali (caratteristiche soggettive) è praticamente impossibile descrivere una condizione termica (benessere o disagio) valida per chiunque e, per ogni situazione, ci saranno sempre alcuni soggetti che si dichiareranno insoddisfatti.

Per quanto descritto è chiaro che il tasso di umidità ambientale, ostacolando la sudorazione corporea che è una funzione di raffreddamento della temperatura corporea, determina la condizione di disagio.

L’indice di Thom, detto anche “Discomfort Index” (DI), è uno dei migliori indici di stima della “temperatura effettiva”, definita come un indice che combina, in un singolo valore, l’effetto di temperatura, umidità e movimento dell’aria sulla sensazione di caldo o freddo che sembra essere percepito dal corpo umano. L’indice di Thom descrivere le condizioni di disagio fisiologico causate dal caldo-umido e può usarsi in un intervallo di temperature comprese tra 21°C e 47°C.

Un ausilio tecnico che aiuta in queste condizioni di disagio è il climatizzatore in funzione “deumidificatore” (dry o col simbolo della goccia) che aspira l’aria carica di umidità, la deumidifica e la reimmette nell’ambiente. Questa funzione, non immettendo solo aria fredda come in funzione “cool” o “freddo”, eviterebbe spiacevoli contratture muscolari determinate dall’azione dell’aria fredda sul corpo specie sulle parti scoperte. Su quest’ultimo concetto (evitare contratture muscolari da freddo) si basa il consiglio di freddare l’ambiente dell’auto prima di salirci e viaggiare a bassa climatizzazione del ristretto ambiente dell’abitacolo. Infine è utile sapere che utilizzando la funzione “deumidificatore” si risparmia in consumo elettrico.

Per chi volesse avere ulteriori informazioni in video suggerisco il seguente link https://tg.la7.it/tempo-al-tempo/tempoaltempo-paolo-sottocorona-c%C3%A8-caldo-e-caldo-13-07-2023-188759

Fonti:

http://www.meteorivierapicena.net/benessere_disagio_termico.htm#:~:text=In%20base%20ai%20valori%20di,oltre%20i%2040%20%C2%B0C.

https://digilander.libero.it/meteo_ercolano/thom.html

http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/climatologia/5004-indice-thom-disagio-climatico-termoigrometrico

 

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