Spirulina: non lasciatevi incantare
La spirulina è un alimento naturale dalle molteplici virtù, riconosciute ufficialmente da un rapporto della FAO nel 2011 e definita “alimento del futuro“.
I primi consumatori noti di spirulina sembra siano stati gli antichi Aztechi, tradizionalmente consumata nelle regioni del Sud America e dell’Africa sub-sahariana, raccolta direttamente dai laghi salini caratterizzati da acque carbonatiche, ove la crescita è spontanea.
Il suo consumo è particolarmente diffuso tra vegetariani, vegani, sportivi e chiunque necessiti di un alimento totalmente naturale, altamente proteico.
La fama è arrivata quando la Nasa ha annunciato di volerla dare agli astronauti come prodotto alimentare.
In molti considerano la spirulina (il nome deriva dalla sua forma che ricorda quella di una spirale) un’alga azzurra; in realtà si tratta di un cianobatterio, del genere Arthrospira (maxima e platensis), riunito in colonie, dalla forma stretta e allungata (non supera il mezzo millimetro), di colore verde.
La spirulina è una fonte preziosa di proteine: in percentuale, ne contiene tra il 60% e il 70% in peso (cioè 60 – 70 grammi per 100g di alimento), contro il 25% del pesce, il 35% della soia e il 14% dei cereali.
Il buon contenuto di amminoacidi, può rappresentare un valido aiuto per coprire il fabbisogno nelle persone che seguono una dieta vegana ed inoltre la sua particolare parete cellulare, priva di cellulosa e di tipo mucoproteico, le conferisce una buona digeribilità.
La spirulina contiene quasi tutti gli amminoacidi essenziali (chiamati così perché il nostro organismo non sa fabbricarli da sé), necessari alla costruzione di moltissime molecole organiche e delle stesse proteine; ma è carente di vitamina B12, la più necessaria ai vegani, perché presente soprattutto nella carne, nel pesce e nelle uova che non rientrano nella loro dieta. La poca vitamina presente è in una forma quasi impossibile da assimilare per il corpo umano e ciò ha costretto nel 2016 l’Accademia Americana di Nutrizione a non classificare la spirulina come una fonte di vitamina B12 utile per vegetariani e vegani.
I grassi in essa contenuti sono in netta prevalenza degli omega-6, con elevate quantità di acido gamma linolenico, e appartengono alla grande famiglia dei mono e dei polinsaturi.
Tra le vitamine abbondano il tocoferolo, il Β-carotene, l’inositolo ed alcune vitamine del gruppo B. Ricco il contenuto di minerali (calcio, potassio, fosforo, magnesio, zinco, rame e ferro), ma non di iodio. Questo mix di elementi più la presenza di ficobiline ed altri pigmenti (es. clorofilla), conferiscono alla spirulina proprietà antiossidanti e quindi potenziali proprietà di protezione dai radicali liberi.
La spirulina sembra possedere un certo effetto sul controllo dell’appetito. Quando viene assunta prima dei pasti, accelera la comparsa del senso di sazietà (probabilmente grazie all’abbondanza di nutrienti, in particolare di proteine, ed al loro effetto sulla secrezione di CCK). Si tratta di ipotesi e non esistono sufficienti basi scientifiche per giustificare l’utilità della spirulina nel controllo del peso corporeo.
La dose consigliata è di 10 grammi al giorno, un quantitativo apparentemente modesto ma che è in grado di coprire, da solo, buona parte del fabbisogno quotidiano di molti nutrienti.
Nonostante l’elevata presenza di proteine, minerali, vitamine e lipidi, una porzione da 10 o 20 grammi non può essere considerata un alimento completo e come tale non può sostituire un normale pasto.
Ma se tante molteplici virtù le vengono attribuite, molte altre sono le false attribuzioni.
Non ci sono prove che la spirulina aiuti a perdere peso, favorisca la digestione o diminuisca ansia e stress. Studi di scarsa valenza documentale, poiché condotti senza gruppi di controllo e su pochissime persone, sembrano far emergere un lieve effetto benefico sul colesterolo e alcune caratteristiche antiossidanti, ma mancano conferme da altri studi significativi.
Per quanto riguarda i rischi, l’Anses (Agenzia per la sicurezza alimentare francese) dopo aver ricevuto 49 segnalazioni (dieci delle quali degne di approfondimento), ha ritenuto opportuno ricordare che la spirulina può contenere cianotossine, batteri e tracce di metalli pesanti (piombo, arsenico e mercurio) se coltivata in condizioni non ottimali e cita casi segnalati negli Stati Uniti, a Cuba, in Thailandia, in Messico, in India, in Israele, in Italia. Coloro che soffrono già di una predisposizione, così come i soggetti con problemi di fenilchetonuria, dovrebbero limitarne o evitarne l’assunzione.
L’Anses ha riassunto in un rapporto, pubblicato alla fine di novembre, le conclusioni derivanti dall’esame di studi scientifici precisando che se la spirulina viene consumata a dosi normali non presenta problemi, consiglia di acquistarla sempre da fonti controllate e di non pensare che sia un integratore miracoloso.