Succo di frutta (100%) e norme europee
La denominazione “succo di…“ (es. succo di arancia) è riservata esclusivamente a un prodotto costituito solo da frutta spremuta (o pressata) composto per circa il 90% da: acqua, vitamine, sali minerali e fitonutrienti e per il 10% da zuccheri naturali che sono quelli della frutta di partenza. In tale prodotto non è ammessa l’aggiunta di coloranti, conservanti, zuccheri e aromi.
Secondo la Direttiva europea 2001/112, aggiornata nel 2012 ( Dir. 2012/12) il succo di frutta deve essere ottenuto dalla parte commestibile della frutta “sana e matura” e non è ammessa l’aggiunta di coloranti, conservanti, zuccheri e aromi.
Dopo lavaggio e pulitura della frutta si procede ad estrarre con mezzi meccanici il succo che viene pastorizzato sia per mantenere il più al lungo possibile la “freschezza”, inattivando gli enzimi, sia per eliminare microrganismi.
Il succo estratto dal frutto può essere sottoposto a un processo di concentrazione, eliminando una determinata parte dell’acqua contenuta ed ottenendo un prodotto intermedio: il succo concentrato, per essere agevolmente trasportato e stoccato sul luogo di lavorazione finale, dove si procederà alla restituzione della parte di acqua sottratta al momento della concentrazione ed anche di componenti aromatiche, polpa a o cellule – sempre naturali e derivate dalla stessa specie di frutta – che possono essersi ridotte durante il processo di concentrazione.
Un’altra categoria di bevande a base frutta, disciplinata dalla su citata direttiva è identificata come “nettari di frutta“, ottenuti esclusivamente da puree di frutta, che devono avere un contenuto minimo obbligatorio di frutta, compreso tra il 25 e il 50%, a seconda del tipo di frutta utilizzata, cui si aggiungono acqua e zuccheri. Non è ammessa l’aggiunta di coloranti né aromi e possono essere venduti con la denominazione di “succo e polpa di…”.
