Covid-19, significativi elementi indicati dal prof. Tarro

Si riportano parti di un articolo del prof. Giulio Tarro, virologo di fama internazionale, la cui stesura integrale è visualizzabile al seguente link:

http://www.lavocedellevoci.it/2020/02/24/tutta-la-verita-sul-coronavirus-dal-virologo-di-fama-internazionale-giulio-tarro/

“In Cina e nel mondo continua la propagazione del COVID-19…

Il 30 gennaio l’OMS ha dichiarato questa epidemia un’emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale (Public Health Emergency of International Concern, PHEIC). Gli Usa hanno dichiarato il 2 febbraio la quarantena federale, due settimane di isolamento, per la prima volta dopo quella degli anni 60 che riguardava il vaiolo (National Center for Immunization and Respiratory Diseases, CDC).

Nel tentativo di contenere il nuovo coronavirus per la sua facile diffusione, un punto cruciale è di stabilire se le persone contagiate possano trasmettere l’infezione senza sintomi. Secondo A. Fauci, direttore dell’NIAID (National Institute of Allergy and Infectious Diseases), questa trasmissione asintomatica può avvenire riportando quanto comunicato da affidabili colleghi cinesi. Tuttavia le due precedenti epidemie da SARS e MERS (Middle-East Respiratory Syndrome) si sono propagate da individui con sintomi di malattia. Maria van Kerkhove (OMS) afferma, per esperienza di altre malattie presentate come asintomatiche che, quando si cerca di approfondire l’anamnesi personale, i pazienti si trovano all’inizio della sintomatologia e pertanto non sono completamente asintomatici.

Il Dr. Li Wen Liang, l’oculista che per primo ebbe sentore dello scoppio di una nuova epidemia lavorando al Wuhan City Central Hospital si infettava per un intervento di glaucoma su un paziente infetto il 10 gennaio e la diagnosi gli veniva confermata il 30 per morire il 7 febbraio.

La domanda principale riguarda la provenienza del nuovo coronavirus: osservando le nuove sequenze è paragonabile a quello che abbiamo già, sembra che sia un ricombinante di coronavirus conosciuti in precedenza. Al 20 gennaio 2020 ben 14 sequenze genomiche del 2019-nCoV sono state comunicate da 6 diversi laboratori che fanno capo al National Center for Biotechnology Information’s Genbank e al GISAID (Global Iniziative on Sharing All Influenza Data).

Utilizzando 3 genomi del COVID-19, … sequenziati da campioni raccolti il 30-12-2019 e l’1-01- 2020 dalla National Institute Viral Disease Control and Prevention, …le sequenze genomiche sono state paragonate a coronavirus tipo SARS di pipistrelli, a coronavirus della SARS umana e a coronavirus della MERS umana. Soltanto 5 nucleoditi sono stati trovati diversi su un totale di 29800 nucleoditi dei 3 genomi di COVID-19 e sono stati anche identificati 14 “open reading” frammenti, capaci di codificare per 27 proteine, includendo 4 proteine strutturali e 8 proteine accessorie. Ricerche precedenti indicano che le proteine accessorie possono mediare la risposta della cellula ospite nei riguardi del virus, che può influenzare la patogenicità e può fare parte della particella virale. … I risultati di queste ricerche sono stati pubblicati su Cell Host & Microbe (A. Wu et al., “Genome composition and divergence of the novel coronavirus (2019-nCoV) originating in China”, doi:10.1016/j.chom.2020.02.001,2020.

Come il nuovo coronavirus sia mutato e si sia adattato all’uomo in breve tempo deve ancora essere focalizzato, sembra un ricombinante di un numero di diversi coronavirus conosciuti. …

Per spiegare i recenti casi di trasmissione interumana, … si è fatta l’ipotesi di certi superdiffusori cioè individui infetti capaci di spargere la loro infezione ad un largo numero di soggetti, causando casi secondari e multipli che disseminano il virus più a largo raggio. Questa situazione peggiora logicamente l’epidemia se si tratta di viaggiatori internazionali.”

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