Peperone, non confondere con Paperone

Il peperone (Capsicum annuum L.) è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Solanaceae.

Ce ne sono di tutte le razze: piccoli o grandi; quadrati, tondi o affusolati; di color giallo vivo, rosso fuoco, arancione o verde; dolci o piccanti.

I “friarelli” campani nonostante l’aspetto simile al peperoncino sono estremamente dolci e si possono gustare sia fritti che saltati in padella.

Il peperone venne scoperto nel 1493, data del primo viaggio di Cristoforo Colombo oltreoceano e, qualunque sia il colore, è una miniera di virtù preziose.

Nel 1600 commercianti portoghesi e spagnoli portarono il peperoncino in Africa, India e Asia dove la pianta divenne il “pepe dei poveri” e i suoi frutti essiccati sostituirono il pepe nero, riservato solo ai più agiati.

Il peperone dolce che conosciamo oggi deriva da una mutazione genetica spontanea che ha reso i frutti privi della capsaicina, la sostanza naturale che conferisce il sapore piccante.

Le proprietà nutrizionali di questo alimento sono sorprendenti e purtroppo poco note. Non tutti sanno, infatti, che il peperone crudo contiene più vitamina C di un qualsiasi agrume e ben il doppio del kiwi. Infatti 100 g di peperone verde, contenendo 166 mg di vit. C, ne coprono il fabbisogno giornaliero. Nel peperone sono presenti anche vitamine del gruppo B, la provitamina A o betacarotene; carotenoidi e polifenoli; molti sali minerali, principalmente potassio, ma anche ferro, fosforo, sodio e calcio. L’apporto calorico per 100 grammi di prodotto è di sole 31 calorie.

Per salvaguardare le proprietà nutrizionali il metodo migliore di cottura è quello a vapore.

Il peperone verde non è una varietà, ma lo stato di non completa maturazione della varietà rossa o gialla.

In certi casi, i peperoni possono essere causa di intolleranze o difficoltà digestive. L’eliminazione della pellicola di rivestimento della polpa carnosa del peperone può aiutare a risolvere il problema; pertanto l’ideale sarebbe la cottura alla griglia al termine della quale, per velocizzare la spellatura, metterli a raffreddare in un sacchetto di carta ben chiuso per sfruttare l’azione del vapore acqueo che farà sollevare le pellicine, facilitando la pulizia. Terminata quest’operazione, i peperoni vanno puliti, ma non lavati, con uno strofinaccio di cotone, in modo da liberarli da ogni residuo.

I peperoni possono essere conservati in frigorifero, nell’apposito spazio per la frutta fresca e la verdura fresca, per non più di una settimana. Il peperone può essere conservato anche congelato. Cinque sono le diverse specie di peperoni coltivate e commercializzate nel mondo. 

  • La più diffusa è Capsicum annuum, la più diffusa, con moltissime varietà di peperoni dolci, piccanti e ornamentali;

  • Capsicum baccatum;

  • Capsicum Chinense, probabilmente originaria dell’Amazzonia, include la varietà di peperoncino Habanero che è tra quelli più piccanti al mondo;

  • Capsicum frutescens, include il tabasco;

  • Capsicum Pubescens, include il rocoto, anch’esso molto piccante.

Regola fondamentale dell’acquisto: la pelle deve essere intatta, lucida e senza ammaccature ed il picciolo ben verde, in quanto è indice di freschezza.

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