Anguria o cocomero pari sono

 

Dal gusto dolce e rinfrescante; dal colore fucsia-rosso vivo, è uno dei frutti protagonisti dell’estate. Ovviamente parliamo dell’anguria, o cocomero, frutto della pianta Citrullus lanatus, famiglia delle Cucurbitacee. Proveniente dall’Africa tropicale, veniva coltivata già 5000 anni fa come testimoniano i geroglifici e tracce rinvenute nelle tombe egizie dei faraoni. Oggi è diffusa in tutto il mondo ed è la Cina il paese a dominarne la produzione.

L’anguria, tra la frutta fresca, detiene il primato per il maggior contenuto di acqua con ovvie proprietà diuretiche. Ricca in licopene, carotenoide responsabile del colore rosso del frutto, che per il suo potere antiossidante contrasta i radicali liberi che si formano nel nostro organismo e determinano danno cellulare.

In 100 grammi di anguria sono contenute: 16 calorie; vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6), sali minerali, fosforo, magnesio.

Il frutto apporta un buon quantitativo di potassio ed è povero di sodio con positivo effetto sull’apparato cardiocircolatorio.

Attenzione a non esagerare nel consumo durante i pasti poiché, proprio la generosa presenza di acqua, ridurrebbe l’azione degli enzimi digestivi allungando i tempi per la digestione. Se proprio volete un po’ esagerare fatelo lontano dai pasti.

Circa le decantate proprietà afrodisiache dell’anguria, sono per metà false. Tali proprietà sembrerebbero determinate da una sostanza: la citrullina; ma essa non si trova nella polpa, cioè la parte rossa, bensì nella parte bianca dell’anguria che non mangiamo.

 

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