Albicocca, tanti benefici e una tintarella super

 

Le albicocche sono un concentrato di sali minerali, perfette per combattere il caldo estivo, reintegrare i sali persi col sudore e contrastare la spossatezza. E, per chi ama l’abbronzatura, questa frutta fa proprio al caso suo poiché favorisce una “tintarella” super.

La pianta è un arbusto della famiglia delle Rosacee, sottofamiglia delle Prunoideae, che risponde al nome botanico di Prunus Armeniaca L. (o Armeniaca vulgaris Lam.). Il frutto è una drupa, cioè un frutto carnoso indeiscente fornito di epicarpo membranoso, di mesocarpo carnoso e di un endocarpo (nocciolo) lignificato, contenente 1 o 2 semi (armellina) a guscio sottile. Tali semi contengono amigdalina che formando acido cianidrico risulterebbe particolarmente tossico ad alte dosi. Il colore di questo frutto è variabile, dal giallo-arancio pallido all’arancione inteso, a volte con sfumature o screziature rossicce, dipende dalla varietà presa in considerazione, così come le dimensioni e il sapore. Sono oltre 400 le varietà iscritte nel 2019 nel Registro varietale delle piante da frutto del Ministero delle Politiche agricole.

La pianta è di origine asiatica (Cina, Giappone), si diffuse nell’area caucasica-armena e venne introdotta in Italia nel 70 a.C dopo che l’Armenia divenne provincia dell’Impero Romano; per questo i Romani la chiamarono “mela armena”. Furono i coloni inglesi e i missionari spagnoli che introdussero questa pianta nel continente americano.

L’albicocca ha un’elevata quantità di provitamina A (o betacarotene), vitamina C, E, vitamine del gruppo B; è ricca di acqua, di zuccheri semplici (6,8 g in 100 g), soprattutto saccarosio, e sali minerali (potassio).

100 g di questo frutto contengono oltre a 28 Kcal: 13 mg di vitamina C; 0,5 mg di niacina (vitamina B3 o PP); 0,03 mg di riboflavina (vitamina B2); 0,03 mg di tiamina (vitamina B1) e vitamina A (360 µg di retinolo equivalente); 320 mg di potassio; 16 mg di calcio; 16 mg di fosforo; 0,5 mg di ferro; vitamina K.

Il betacarotene, precursore della vitamina A e responsabile della colorazione del frutto, possiede importanti proprietà antiossidanti e protettive, così come altri carotenoidi presenti (luteina e zeaxantina) e proteggendo l’epidermide dai raggi solari favorisce la formazione dell’abbronzatura.

La fibra contenuta nelle albicocche regola le funzioni intestinali grazie alla presenza della pectina e del sorbitolo.

Le reazioni allergiche al consumo del frutto sono piuttosto comuni; studi hanno dimostrato l’esistenza di una cross-reattività con la pesca.

Dopo la raccolta le albicocche non si conservano molto a lungo. È consigliabile consumarle al giusto punto di maturazione e non oltre 3 giorni dall’acquisto, quando ancora sono ben sode e carnose.

L’olio dei semi di albicocca, ricco di acidi grassi polinsaturi (omega 3 e omega 6), ha un alto potere emolliente e nutriente per la pelle rendendola più elastica, morbida e rafforzandone il film idro-lipidico contrasta gli effetti dell’invecchiamento.

La marmellata di albicocche è uno dei componenti della Sacher Torte, la celebre torta viennese al cioccolato.

 

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English version

Apricot, many benefits and a super tan

Apricots are a concentrate of mineral salts, perfect for fighting the summer heat, replenishing the salts lost in sweat and counteracting fatigue. And, for those who love a tan, this fruit is just right for them as it promotes a super “tan”.
The plant is a shrub of the Rosaceae family, subfamily of the Prunoideae, which responds to the botanical name of Prunus Armeniaca L. (or Armeniaca vulgaris Lam.). The fruit is a drupe, that is an indehiscent fleshy fruit with a membranous epicarp, a fleshy mesocarp and a lignified endocarp (stone), containing 1 or 2 thin-shelled seeds (armellin). These seeds contain amygdalin which forming hydrogen cyanide would be particularly toxic in high doses. The color of this fruit varies, from pale yellow-orange to intense orange, sometimes with reddish hues or streaks, depending on the variety taken into consideration, as well as the size and flavor. There are over 400 varieties registered in 2019 in the Variety Register of Fruit Plants of the Ministry of Agricultural Policies.
The plant is of Asian origin (China, Japan), spread to the Armenian Caucasian area, was introduced in Italy in 70 BC after Armenia became a province of the Roman Empire, and for this reason the Romans called it “Armenian apple”. It was the English colonists and the Spanish missionaries who introduced this plant to the American continent.
Apricot has a high amount of provitamin A (or beta-carotene), vitamin C, E, B vitamins; it is rich in water, simple sugars (6.8 g in 100 g), especially sucrose, and mineral salts (potassium).
100 g of this fruit contain in addition to 28 Kcal: 13 mg of vitamin C; 0.5 mg of niacin (vitamin B3 or PP); 0.03 mg of riboflavin (vitamin B2); 0.03 mg of thiamine (vitamin B1) and vitamin A (360 µg of retinol equivalent); 320 mg of potassium; 16 mg of calcium; 16 mg of phosphorus; 0.5 mg of iron; vitamin K.
Beta-carotene, precursor of vitamin A and responsible for the coloring of the fruit, has important antioxidant and protective properties, as well as other carotenoids present (lutein and zeaxanthin) and by protecting the skin from the sun’s rays it promotes the formation of tanning.
The fiber contained in apricots regulates intestinal functions thanks to the presence of pectin and sorbitol.
Allergic reactions to the consumption of the fruit are quite common; studies have shown the existence of a cross-reactivity with fishing.
After harvesting, apricots do not keep very long. It is advisable to consume them at the right point of ripeness and no later than 3 days after purchase, when they are still firm and fleshy.
Apricot seed oil, rich in polyunsaturated fatty acids (omega 3 and omega 6), has a high emollient and nourishing power for the skin, making it more elastic, soft and strengthening its hydro-lipid film, counteracts the effects of aging.
Apricot jam is one of the components of Sacher Torte, the famous Viennese chocolate cake.

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