COLESTEROLO LDL

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LDL (colesterolo cattivo): alto, basso e rischi

Senza il colesterolo non esisterebbe la vita così come la conosciamo, in quanto risulta indispensabile per la costruzione della parete delle cellule e per la sintesi di numerose altre sostanze come gli ormoni.

Per essere trasportato dove serve viene legato a specifiche proteine di trasporto presenti nel sangue e con queste distribuito in tutto l’organismo: ci sono diversi tipi di proteine di trasporto, ma in questo caso quelle più importanti sono le HDL (colesterolo buono) e le LDL (colesterolo cattivo).

La nomea di cattivo deriva dal fatto che se le quantità circolanti sono eccessive tende ad accumularsi nelle pareti delle arterie, fino ad ostacolare od addirittura impedire la normale circolazione sanguigna per formazione di una placca. Nei casi peggiori la placca può staccarsi e causare un infarto.

Questi sono i motivi per cui livelli di LDL sono così importanti nella valutazione dei fattori di rischio cardiovascolare.

Interpretazione

L’interpretazione del risultato andrebbe sempre fatta nell’ottica degli altri fattori di rischio cardiovascolare:

Età: il rischio aumenta con l’età e, nei pazienti anziani, diventa il fattore di rischio dominante;

Sesso: gli uomini hanno un rischio maggiore rispetto alle donne in pre-menopausa. Dopo la menopausa tuttavia, il rischio cardiovascolare nelle donne tende ad aumentare rapidamente. L’effetto protettivo è esercitato, almeno in parte, dagli estrogeni che favoriscono livelli più elevati di colesterolo HDL rispetto agli uomini;

Familiarità per eventi cardiovascolari; Iperlipidemia (colesterolo totale elevato); Pressione alta; Diabete;

Obesità; Fumo; Sedentarietà.sigaretta brucia cuore

Per esempio individui con diabete e/o un pregresso infarto dovrebbero avere come obiettivo valori molto bassi, inferiori a 70.

Per avere una stima del proprio obiettivo possiamo usare la tabella di stima del rischio cardiovascolare fornita dal National Cholesterol Education Program, che prende in esame i seguenti fattori di rischio:

Fumo; Pressione alta (140/90 mmHg o superiore); Valori HDL inferiori a 40; Familiarità di malattie cardiache (in padri o fratelli con meno di 55 anni, in madri o sorelle con meno di 65 anni); Età superiore ai 45 anni per gli uomini e 55 per le donne.

In base a questi fattori è possibile calcolare l’obiettivo dei valori di LDL, che può essere semplificata come segue:

Alto rischio, valori inferiori a 100 mg/dl.; Rischio moderato, valori inferiori a 130 mg/dl.; Rischio basso, valori inferiori a 160.

L’esame dovrebbe essere effettuato almeno una volta ogni 5 anni superati i 20 anni di età come screening di routine, ma può essere richiesto più spesso nel caso di presenza di fattori di rischio cardiovascolare.

(In Italia le nuove disposizioni contenute nel decreto Lorenzin, GURI n. 15 del 20.01.2016, prevedono che sia “Eseguibile

A) come screening su tutti i soggetti di età > 40 anni;

B) nei soggetti con malattia cardiovascolare o fattori di rischio cardiovascolare o familiarità per malattie dismetaboliche, dislipidemia o eventi cardiovascolari precoci.

In assenza di valori elevati, modifiche dello stile di vita o interventi terapeutici, l’esame è da ripetere a distanza di 5 anni.”)

Fattori che influenzano l’esame

La dieta delle tre settimane precedenti può influire alterando i valori; un infarto recente può essere causa di valori più bassi, che si normalizzeranno in 12 settimane; malattie acute ed infarti (per cui si consiglia un’attesa di sei settimane per regolarizzare i valori); forti stress (incidenti, operazioni, …); gravidanza (fino a sei settimane dopo il parto).

Ecco alcuni alimenti che sembra abbiano proprietà ad abbassare il colesterolo:

  1. Fragole, uva, agrumi grazie alle antocianine aiutano a ridurre i livelli di colesterolo LDL e di trigliceridi. Mele.

  2. Pomodori, contengono licopene, un carotenoide antiossidante.

  3. Anguria, grazie alla citrulina, svolge proprietà benefiche contro ipertensione e malattie cardiache. Basterebbe una fetta di anguria al giorno per aiutare il nostro organismo a ridurre i livelli di colesterolo cattivo.

  4. Pistacchi, noci, ma anche mandorle e arachidi assunti in piccole quantità e con regolarità, aiutano a ridurre il colesterolo cattivo e ad aumentare i livelli di colesterolo buono e di antiossidanti nel sangue. Consumare circa 50 grammi di frutta secca al giorno, secondo quanto indicato dalla Harvard Medical School, aiuterebbe ad abbassare il colesterolo del 5%.

  5. Legumi (ceci, fagioli, piselli e lenticchie) sufficienti 130 grammi al giorno per avere effetti positivi ed inoltre offrono al nostro corpo un ricco apporto di proteine e di sali minerali.

  6. Avena, aiuta ad abbassare il colesterolo grazie alla sua ricchezza di fibre.

  7. Orzo e altri cereali integrali, per via della loro ricchezza di fibre possono contribuire ad abbassare il colesterolo.

  8. Melanzane.

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