Il sedano, crudo o cotto fa bene all’organismo

Il sedano (Apium graveolens L.), specie erbacea biennale appartenente alla famiglia delle Apiaceae, è originario della zona mediterranea. Già ai tempi di Omero era conosciuto come pianta medicinale e gli antichi Egizi lo annoveravano tra le piante officinali.

I frutti detti anche semi sono formate da 2 acheni bruni ovali.

Il sedano, come il prezzemolo, contiene un flavone: l’apigenina. Questa sostanza svolge diverse azioni su enzimi dell’organismo umano, ad esempio è un potente inibitore dell’isoforma CYP2C9 del citocromo P450, un enzima responsabile del metabolismo di molti farmaci.

In virtù delle sue note proprietà digestive, sarebbe consigliabile mangiare un sedano crudo prima dei pasti o aggiungerlo in abbondanza a insalate e pinzimonio, se consumato fresco, oppure essere utilizzato come ingrediente per preparare minestre, zuppe e saporite pietanze.

In cucina sono più usati il “sedano da costa” (si utilizzano i fogliari lunghi e carnosi) e il “sedano rapa” (si consuma la radice).

E’ opportuno sapere che questa pianta, contenendo alcune proteine allergizzanti (Api g 1, Api g 4, Api g 5), può essere causa di allergia alimentare anche grave.

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