FABBISOGNO ENERGETICO

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Il fabbisogno energetico dell’uomo è dato dalla somma del fabbisogno di base, di accrescimento, di lavoro muscolare, di termoregolazione, di calore extra postprandiale (o azione dinamico-specifica degli alimenti) ed infine di fabbisogno energetico legato alla emozione (non calcolabile).

Il fabbisogno di base corrisponde al metabolismo basale (M.B.) che viene definito come “l’attività metabolica di un individuo in condizioni di riposo mentale e fisico, in posizione supina, a digiuno da 12 ore, a temperatura ambiente di 20°C”. ed è calcolabile moltiplicando il peso corporeo della persona per 24, che è il numero di calorie necessarie per un adulto: quindi un soggetto di 70 kg avrà un MB = 70 x 24 = 1680 calorie.

Il M.B. non è costante ma varia continuamente essendo influenzato da diversi fattori. Per esempio negli stati febbrili il M.B. aumenta del 13% per ogni aumento di 1°C di temperatura corporea.

In altri termini abbiamo determinato il “lavoro” fatto dal nostro corpo per svolgere le funzioni di base e paragonabili ad una autovettura con motore avviato ma ferma. Per svolgere tale “lavoro” di base occorre al corpo una quantità di energia quantizzabile, per un maschio adulto, in circa 40 calorie per mq di superficie corporea per ora; nella donna adulta è circa del 10% inferiore ma nei bambini può superare le 50 calorie per mq per ora.

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Il fabbisogno energetico totale corrisponde al metabolismo totale e si ottiene sommando al M.B. il fabbisogno energetico necessario nell’espletamento dell’attività fisica (lavorativa, sportiva) del soggetto.

Il carburante necessario a fornire energia al nostro corpo è l’alimentazione (dieta).

Tutti noi, per crescere, vivere e per svolgere le attività del nostro organismo dobbiamo alimentarci introducendo i “principii nutritivi (proteine, lipidi o grassi, glucidi o zuccheri, minerali, vitamine) contenuti negli alimenti.

Ogni alimento fornisce all’organismo una certa quantità di calorie determinata dal suo contenuto in principi nutritivi tenendo presente che:

1 gr. di proteine produce 4 calorie,

1 gr. di lipidi produce 9 calorie,

1 gr. di glucidi produce 4 calorie.

Se l’individuo consuma più calorie di quante ne introduce con l’alimentazione, vengono utilizzate le sue riserve ed il soggetto perde peso. Se, invece, introduce più calorie di quante ne consuma si ha un deposito (sotto forma di grasso) e conseguente aumento di peso.

FABBISOGNO PROTEICOyogurt-in-barattolo

Le proteine sono macromolecole costituite da aminoacidi che svolgono funzioni plastiche, enzimatiche, anticorpali, ormonali e, in particolari condizioni, possono diventare sorgenti di energia.

Gli aminoacidi noti sono 22 e di questi l’organismo è in grado di sintetizzarne 14. I restanti 8 non essendo prodotti dall’organismo, e per questo detti essenziali, debbono essere introdotti con gli alimenti e sono: triptofano, leucina, isoleucina, metionina, lisina, fenilalanina, treonina, valina.

La scarsità o carenza di un aminoacido essenziale agisce come fattore limitante per la utilizzazione degli altri aminoacidi presenti nella stessa proteina.

Le proteine possono essere ad alto valore biologico, perché contengono tutti gli aminoacidi, e si trovano negli alimenti di origine animale: uova, latte, formaggi, carne. Le proteine a basso valore biologico, perché non contengono tutti gli aminoacidi o perché povere di aminoacidi essenziali, sono contenute in alimenti di origine vegetale: legumi, cereali, riso, verdura, frutta.

Gli aminoacidi derivanti dalla digestione delle proteine contenute negli alimenti assolvono a svariate funzioni di cui la più importante è quella della sintesi delle proteine dell’organismo (funzione plastica), in particolare la formazione dei muscoli dove costituiscono circa il 60% del peso totale.

La dieta di un adulto deve contenere almeno il 10% delle calorie come proteine. Ad esempio in un soggetto che introduce 2400 Kcal al giorno la quantità di calorie provenienti dalle proteine sarà di 240 che diviso 4 calorie prodotte da 1 gr. di proteine corrisponde a 60 gr. di proteine. Il fabbisogno proteico è più elevato nell’età infantile e nell’adolescenza, nella gravidanza e nell’allattamento.

FABBISOGNO LIPIDICOuova-scegliere

I lipidi (o grassi) assolvono nel corpo umano a diverse funzioni: a) deposito energetico, b) isolamento termico, c) costituzione delle membrane cellulari, d) assorbimento delle vitamine liposolubili, e) regolazione dei centri della fame, f) contributo alla palatabilità del cibo.

I lipidi si distinguono in: lipidi semplici, quali i trigliceridi e le cere; lipidi complessi, quali i fosfolipidi, i cerebrosidi, le lipoproteine. Inoltre si distinguono in saturi, quelli che hanno gli atomi di carbonio uniti da legami semplici, si trovano in alimenti di origine animale e sono solidi a temperatura ambiente; insaturi, quelli che possiedono legami doppi, sono liquidi a temperatura ambiente e sono di origine vegetale (olio di oliva e olii di semi). Per la loro caratteristica fisica fanno eccezione i grassi presenti nel pollo, nel pesce e nel suino che, pur presentandosi solidi a temperatura ambiente, contengono una rilevante quantità di acidi grassi polinsaturi; mentre l’olio di cocco che, pur essendo un olio vegetale liquido, è composto di acidi grassi saturi.

Gli acidi grassi essenziali (AGE) che non possono essere prodotti dal nostro organismo, e che pertanto debbono essere introdotti con gli alimenti, sono l’acido linoleico (appartenente al gruppo degli omega-6) ed l’acido linolenico (appartenente al gruppo degli omega-3), particolarmente necessari nella fase della crescita del bambino.

Un apporto lipidico qualitativo ottimale per la popolazione italiana deve essere costituito per circa 2/3 da grassi di origine vegetale e 1/3 da grassi animali.

La Commissione della Società Italiana di Nutrizione Umana ha raccomandato un apporto di grassi pari al 30% delle calorie totali giornaliere nelle fasi di sviluppo della crescita (bambino e adolescente) e pari al 25% nell’adulto.

I grassi nell’organismo svolgono funzione energetica e funzioni plastiche.

La trasformazione dei grassi, accumulati nei depositi del tessuto adiposo, necessita di un elevato consumo di ossigeno cioè di attività aerobica del corpo umano.

FABBISOGNO GLUCIDICO

I carboidrati, costituendo circa il 50-60% della razione calorica giornaliera, sono il componente quantitativamente più importante nell’alimentazione umana.

I carboidrati oltre a svolgere la funzione energetica (“combustibile” di immediato impiego) svolgono anche una funzione plastica entrando nella costituzione di strutture essenziali per l’organismo umano (acidi nucleici, lipidi cerebrali, ecc.).

Tre sono le categorie dei carboidrati:

monosaccaridi, direttamente assorbibili senza processo digestivo ed i più comuni sono:glucosio, fruttosio, galattosio, mannosio;

disaccaridi, costituiti da due molecole di monosaccaridi, come il saccarosio (glucosio+fruttosio), maltosio (glucosio+glucosio), lattosio (glucosio+galattosio);

polisaccaridi, costituiti da più di dieci monosaccaridi, ed i più importanti sono il glicogeno (riserva energetica a breve termine), l’amido, le destrine (si formano dall’amido).

I carboidrati non sono, per l’organismo umano, nutrienti essenziali, poiché possono essere sintetizzati attraverso la funzione della gluconeogenesi. Tuttavia una dieta povera di carboidrati provoca scompensi metabolici.

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