Sapone fatto in casa, ricicla olio usato
COME FARE IL SAPONE IN CASA
Avete mai pensato di raccogliere l’olio usato delle fritture e trasformarlo in sapone? Se siete curiosi e volete affrontare questa esperienza trovate appresso come fare.
Sappiate che fare il sapone in casa non è assolutamente una impresa complicata e con impegno, prudenza e qualche tentativo in più, riuscirete sicuramente ad ottenere un prodotto qualitativamente valido.
Uno dei componenti fondamentali è la soda caustica (idrossido di sodio), altamente corrosiva ed ustionante, da utilizzare con prudenza, per cui bisogna usare guanti di gomma e tenere lontani i bambini dai fornelli.
Tecnicamente la preparazione si svolge in due fasi: saponificazione di base e seconda fusione.
Per la prima fase, saponificazione di base, gli ingredienti necessari per realizzare circa 2 Kg di sapone sono:
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200 grammi di soda caustica
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50 cl di acqua
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1,5 litri di olio di frittura filtrato (è sufficiente passarlo con un colino o in una calza di nylon)
Si inizia preparando la soluzione alcalina e per fare ciò si mette in una pentola smaltata l’acqua e vi si versano i granuli di soda molto lentamente. E’ importante questa sequenza e NON viceversa per evitare rischiose bruciature e che la soda faccia dei “blocchi” difficilmente diluibili.
La soda sciogliendosi produce calore che può arrivare a 80° gradi. Si attende che raffreddi sino a 38° circa e nel frattempo si scalda l’olio, posto in un’altra pentola, sino a portarlo a 38° circa (stessa temperatura della soluzione alcalina). Tolta la pentola dal fuoco si aggiunge lentamente la soluzione alcalina all’olio rimescolando in continuazione con un cucchiaio di legno sino a quando il cucchiaio non lasci nella miscela una scia (nastro) indicante lo scioglimento completo dei grassi.
A questo punto si versa tutto in un grosso stampo di plastica (ricordate che la soda corrode il metallo) e si avvolge il tutto in una coperta lasciando raffreddare lentamente per 48-72 ore. Trascorso questo tempo, ricordandovi di usare sempre i guanti di gomma, si toglie dallo stampo il sapone base e se la forma risulta ancora troppo morbida si lascia all’aria per qualche giorno.
Alcuni saponi impiegano molti giorni a rapprendersi quindi non vi preoccupate se la forma non indurisce nei tempi stabiliti. Quando la forma sarà quasi completamente indurita si potrà tagliarla a pezzi e il sapone dovrebbe essere pronto per l’uso dopo circa 15-20 giorni. Non siate impazienti a provare il nuovo sapone…meglio attendere qualche settimana in più.
A questo punto se volete profumare il vostro sapone grezzo e dargli una qualche forma occorre attuare la seconda fusione per cui saranno necessari 1 litro d’acqua ed un 1,5 kg di sapone.
Procedimento: riducete a piccole scaglie con una grattugia il sapone grezzo, mettete il sapone e l’acqua in una pentola e a fuoco basso fate sciogliere il tutto girando lentamente con un cucchiaio di legno, evitando di fare troppa schiuma; aggiungete al preparato delle essenze quali lavanda, salvia o agrumi e quando l’impasto sarà cremoso ed omogeneo ponetelo negli stampi dove rimarrà per tutto il tempo necessario all’indurimento che potrà variare da 7 a 30 giorni.
A questo punto doppio plauso a chi si è cimentato: sia per la buona volontà sia per avere contribuito a difendere l’ambiente riciclando l’olio che purtroppo, se non correttamente smaltito è un grosso problema ambientale.
Se volete conoscere un pò di storia sul sapone…
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